FITNESS COGNITIVO-EMOTIVO

La personalità è semplicemente il modo usuale con cui si agisce e reagisce nei confronti della vita, è il proprio modo di essere e di relazionarsi agli altri, nella specificità dei contesti in cui si vive. La personalità è l'espressione dinamica del nostro Io, per cui una buona personalità

fitness cognitivo-emotivoriflette la forza dell'Io e il suo equilibrio. Il problema fondamentale è quindi quello di rafforzare l'Io, l'autonomia del soggetto e la sua capacità di rapportarsi a se stesso e agli altri con coerenza ed efficacia (autostima).
Una buona autostima rafforza l'Io, la sua identità e lo rende più efficace nei confronti delle sfide della vita quotidiana.
La migliore strategia per prevenire il disagio psichico, a qualsiasi età è quella di considerare l’importanza dei fattori di vulnerabilità e di autoefficacia.
I primi – scarsa autostima, dipendenza, rigidità, pessimismo - espongono il soggetto allo sviluppo di condizioni di disagio psichico rendendolo inadeguato all’apprendimento di valide strategie di adattamento.
I secondi – buona fiducia in se stessi, consapevolezza, autoefficacia - aiutano il soggetto ad acquisire gli strumenti utili a raggiungere gli obiettivi personali non solo di adattamento nei confronti della vita, ma soprattutto in termini di elaborazione positiva e creativa di un proprio progetto esistenziale.
Qualsiasi strategia di intervento, sia curativa che preventiva, nella famiglia, nella scuola, in qualsiasi contesto deve quindi favorire la capacità di ogni singola persona di gestire al meglio le proprie risorse.
E’ facile intuire, infatti, che le conseguenze di una buona o cattiva autostima incidano sui successi o i fallimenti in determinate attività, ed in linea generale, sul complessivo benessere psicologico.
La compromissione del nostro benessere nasce spesso dall’insoddisfazione che ognuno manifesta nei confronti di se stesso, e ad uno stadio precedente, alla debolezza della propria personalità: la negatività alimenta la depressione e abbassa i livelli di energia, la positività alimenta l’interesse per la vita, la motivazione e la determinazione a cambiare.
Una corretta e serena valutazione di sé rappresenta una componente essenziale del benessere psicologico dell’individuo per cui vi è la costante esigenza di conoscere meglio e rafforzare l’autostima per essere più capaci di gestire le proprie risorse.
L’autostima rappresenta un valore profondo della persona, esprime la forza del suo “IO”, è la valutazione che una persona dà di se stessa e applica a se stessa e rappresenta la conservazione di una concezione soggettiva del proprio valore. Inoltre esprime il bisogno di stabilità psicologica per affrontare il mondo.
E’ tuttavia talvolta difficile accettarsi come persona ed essere sicuri e determinati rispetto al proprio modo di esistere (autoefficacia), essere soddisfatti delle scelte e avere la giusta dose di fiducia in se stessi che rende possibile la gestione dei problemi della vita.
Ma ciò che è ancora più importante è il ruolo che gioca l’autostima nel promuovere il benessere.
Appare infatti evidente che l’autostima consente alla persona di formulare progetti innovativi e di aprirsi con fiducia a nuove esperienze.
Saper riconoscere le proprie risorse, saper identificare gli obiettivi personali significativi, liberandosi dal condizionamento altrui, consente di acquisire una maggiore propensione al benessere e di limitare forme di pensiero inibenti (come le idee irrazionali, disfunzionali o le pretese nevrotiche….) spesso alla base del disagio psichico.
E’ naturalmente importante evitare obiettivi troppo pretenziosi. La persona con un’adeguata autostima, infatti, non è un sognatore o un megalomane, bensì un individuo che sa trarre il meglio da sé e dalle proprie esperienze, che accetta se stesso con i propri difetti e debolezze, promuovendo la valorizzazione delle proprie capacità.
L’autostima, quindi, risulta essere l’ingrediente fondamentale della felicità e del successo, è una componente essenziale del nostro benessere psicologico oltre che una bussola utile ad orientarci al conseguimento dei nostri obiettivi.                
Ma come accrescere la propria autostima ed autoefficacia?
Le competenze oggi richieste all'individuo sono molteplici e le fonti di maggiore sofferenza risiedono nell'individuo stesso, nella sua incapacità o difficoltà a gestire le ansie della vita.
Non è sufficiente avere una buona intelligenza, anche i "migliori" possono perdersi in un bicchiere d'acqua.
E' necessario saper utilizzare al meglio le proprie risorse emotive e razionali, affinare le molteplici abilità della mente (pensiero laterale, creatività, intuito) per operare scelte opportune in qualsiasi momento della vita.
Gran parte delle sofferenze delle persone nasce dall'incapacità di gestire le proprie emozioni (ho qualcosa dentro di me che mi frena! ...) o da pregiudizi e autolimitazioni (non ce la farò mai ...) di cui non ci si rende conto. Ciò comporta l'assunzione di stili di vita disfunzionali (attuare comportamenti autodistruttivi come l'irritabilità o l'abuso di alcolici) e rende difficile le relazioni.
La capacità di cogliere le migliori opportunità nasce dall'abilità dell'individuo di raggiungere un buon equilibrio personale che gli consente di ottenere livelli ottimali di funzionamento mentale.
La forza dell'uomo e la sua autoefficacia consiste nel saper utilizzare al meglio le potenzialità della mente che sono sia emotive che razionali.
La persona completa e matura possiede la capacità di utilizzare in modo sinergico ogni propria risorsa.
Uno degli interrogativi più pregnanti della moderna psicologia è, infatti, quello inerente le potenzialità umane: perché un individuo è più forte, più agile, più dinamico e creativo rispetto ad un altro pur avendo lo stesso quoziente intellettivo?
Quali sono i fattori individuali che rendono una persona meno vulnerabile allo sviluppo di condizioni di disagio psichico? Quali sono i fattori che rendono una persona più brillante ed efficace? Esiste un modo per accrescere il proprio talento, per essere leader di se stesso?
E’ questa la vera sfida della psicologia del positivo che, avendo superato i legami con il modello del patologico, si pone come paradigma fondamentale per lo sviluppo di stili di vita vincenti attraverso percorsi formativi innovativi.
Il cambiamento di prospettiva è determinante e radicale; oggi si parte dal presupposto che la mente umana, nei suoi aspetti cognitivi ed emotivi, possiede le energie sufficienti per favorire la crescita di personalità mature ed efficaci, con confini ben strutturati e un Io consapevole e forte.
L’autoefficacia personale esprime la grande potenzialità della mente umana di rappresentare se stessa in modo coerente, in un dinamismo continuo e positivo, in grado di rendere l’individuo resiliente e capace di progettare con forza il proprio futuro.
Ciò presuppone un allenamento continuo – il fitness cognitivo-emotivo – attraverso il quale favorire l’implementazione delle potenzialità della mente nei suoi aspetti emotivi e razionali.
Alcuni consigli:

1. Essere soddisfatti del presente. Non aspettare il futuro per chiedersi cosa fare per essere contenti della propria vita; il livello di soddisfazione del presente è un indice importante di salute psicologica.
Quando non si è contenti della propria vita occorre fermarsi ed individuare le problematiche da risolvere in modo da cogliere gli aspetti più importanti della vita. Ciò presuppone anche un’analisi profonda del proprio passato che porti alla valorizzazione delle esperienze – sia positive che negative -. Il passato – anche quando è stato triste – non deve rappresentare un peso, non deve essere il fardello che condiziona il presente; imparare a cogliere nel passato gli insegnamenti opportuni e a dare il giusto peso psicologico alle esperienze passate costituisce un prerequisito fondamentale per essere soddisfatti del presente.
Ciò premesso occorre essere ottimisti rispetto al futuro ed imparare ad intraprendere iniziative mirate a realizzare progetti specifici per essere protagonisti della propria vita.
      In sintesi: essere contenti del presente, essere consapevoli del passato, progettare il futuro!

2. Rafforzare la propria autostima. L’autostima è la valutazione che una persona dà di se stessa e applica a se stessa, è la conservazione di una concezione soggettiva del proprio valore e raffigura il bisogno di stabilità psicologica per affrontare il mondo. L’autostima presuppone: l’accettazione di se stessi, la soddisfazione del proprio modo di essere e di agire, la fiducia in se stessi e la capacità di affrontare con grinta i problemi della vita.
Le persone che hanno una buona autostima sono autoefficaci:

• affrontano i compiti difficili come sfide da vincere piuttosto che come pericoli da evitare
• si pongono obiettivi ambiziosi e li perseguono
• di fronte alle difficoltà intensificano il proprio impegno e lo mantengono costante
• recuperano velocemente il proprio senso di efficacia in seguito a insuccessi o regressioni
• attribuiscono l’insuccesso a un impegno insufficiente o a una mancanza di conoscenze o di abilità che possono comunque essere acquisite
• affrontano le situazioni minacciose con la sicurezza di poter esercitare un controllo su di esse.

Un atteggiamento efficace procura successi personali, riduce lo stress e limita la vulnerabilità al disagio psichico.

3. Imparare ad essere Response able. La response ability è la capacità di rispondere in maniera ottimale a ciò che accade nel momento in cui accade. I Response Able danno il meglio di sé nelle medesime condizioni che paralizzano le loro controparti meno Response Able.
Le persone Response Able riescono meglio in condizioni di avversità, per loro le sfide stimolano le grandi performance, sono capaci di essere tranquille in mezzo alla tempesta, riescono ad avere più successo nella vita.

La capacità dell'individuo di essere efficace consiste quindi nel saper agire con precisione e fermezza nel preciso momento in cui occorre agire, perché dopo potrebbe essere troppo tardi. I migliori risultati si ottengono quando si è in grado di operare con efficacia nei momenti difficili, quando le scelte richiedono abilità specifiche e soprattutto quando non c'è spazio per l'incertezza.
Qualsiasi scelta, anche la più semplice, è espressione delle abilità emotive e razionali di un individuo. Anche le scelte che appaiono "istintuali" in realtà riflettono anche il patrimonio cognitivo dell'individuo, la sua esperienza, la sua cultura.
Ciò richiede un allenamento continuo, niente può essere affidato al caso.
Il fitness cognitivo-emotivo rappresenta una tecnica innovativa che aiuta l'individuo a meglio potenziare le abilità della mente, nei suoi aspetti cognitivi ed emotivi.
L'addestramento continuo della mente rappresenta una garanzia di buona riuscita nella vita, in ogni occasione; tale addestramento si può realizzare attraverso un percorso di autoformazione, puntuale e costante nel tempo, attraverso il quale imparare a:

• Individuare gli obiettivi fondamentali della vita (rispondere alla domanda: dove andare?)

• Rafforzare le proprie conoscenze sugli obiettivi individuati (rispondere alla domanda: cosa imparare?)

• Individuato l’obiettivo verificare quali possibilità concrete ci sono per raggiungerlo (rispondere alla domanda: quanti e quali modi ci sono – quante possibilità possiedo – per raggiungere l’obiettivo?); Imparare a vedere nel futuro non i limiti ma le infinite possibilità ed opportunità della vita.
• Ciò deve stimolare l’individuo ad essere più innovativo e creativo, ad implementare i fattori emotivi dell’intelligenza e la creatività.

• Identificare la strada da seguire. Ad un certo punto bisogna scegliere ed individuare tra le possibilità che ho quale sia quella da seguire; si tratta di operare un processo di selezione dal molteplice al singolo, occorre prendere una decisione! (rispondere alla domanda: qual’é la strada giusta da seguire?).
Nella vita ogni scelta ha una dimensione storica e comporta una piena assunzione di responsabilità; per operare scelte consapevoli riflettere con calma, non lasciarsi prendere dal panico, evitare di operare scelte importanti in momenti di crisi, darsi un limite di tempo. Infine: scegliere! Evitare di essere indecisi, di rimandare le decisioni, quando si ha la consapevolezza del proprio essere (soddisfazione del presente e proiezione al futuro) le scelte sono più oculate e consapevoli!

• Agire. L’inerzia è tipica della nevrosi, agire con consapevolezza è la risposta che l’individuo maturo dà a se stesso per progettare il proprio futuro (rispondere alla domanda: sono pronto?) Se ci si sente pronti, non aspettare, ma agire! Molte persone si lasciano andare a rimurginazioni continue, a fantasie terrifiche, si lasciano prendere dal panico e dall’indecisione. Ciò mortifica l’iniziativa e paralizza l’individuo. Imparare ad avere consapevolezza delle proprie scelte e perseguirle con fermezza.

 

Per approfondire:
Pellegrino F., Personalità e autoefficacia, Springer, Milano, 2010.
Pellegrino F. - PERCORSI, Il fitness cognitivo