La comunicazione interpersonale per medici e professionisti sanitari

La comunicazione interpersonale per medici e professionisti sanitari

La relazione pura

La qualità essenziale della relazione pura è la libertà: quando nel bilancio personale compare una voce in rosso, vuol dire che lo scambio cessa di essere vantaggioso (…) sicché meglio chiudere.

Gli esseri umani non tengono in debito conto i rapporti con persone che hanno poco da offrire.

La comunicazione virtuale e la perdita della fiducia fondamentale: la vita fai da te

L'autodeterminazione

Dal paternalismo medico all’autodeterminazione:
il rapporto medico-paziente viene a strutturarsi innanzitutto sui diritti del paziente.

La tradizionale relazione tra medico e paziente, un tempo contraddistinta da un rapporto in cui predominava la figura del medico, è definitivamente superata.

L’empowerment del paziente: la condivisione della responsabilità

La professione sanitaria

Aspetti umani della professione

Aspetti deontologici e normativi

Competenze da acquisire

tecniche
manageriali
psicologiche / trasversali
normative

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Il recupero della dimensione antropologica

Dal Modello Doctor Centred al Modello Patient Centred

Comunicazione e relazione: parti integranti dell’attività clinica

La malattia, “uguale” per tutti i pazienti, emerge nella dimensione individuale

Il vissuto di malattia è soggettivo e unico

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i porcospini di Schopenhauer

Michael Balint

Lo strumento della psicoterapia è il medico stesso.

Ciò implica che egli deve costantemente badare ad essere in buono stato ed in condizioni di buon funzionamento.

Come è difficile operare con bisturi non affilato, ottenere radiografie precise con un apparecchio difettoso (…) così il medico non è in grado di ascoltare come si deve se non è in buona forma.

I difetti di comunicazione: conoscere le fonti di errore

Errore come “combinazione diabolica” di molti fattori

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Una cattiva comunicazione tra operatori può essere una causa di errori perché l’informazione non viene trasmessa e/o non è disponibile con conseguenze importanti per i pazienti.

L'effetto Lucifero

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Medici al telefono durante l'intervento: "I cellulari chiamavano e ricevevano"

La comunicazione come fonte di errore

La comunicazione come espressione del Sé

la comunicazione pre-verbale

la comunicazione verbale

la comunicazione para-verbale

la comunicazione non verbale

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Tempo dedicato ai processi di comunicazione

Un solo modo di comunicare: lo stile personale

Quante lingue abbiamo in testa

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Tutti noi veniamo al mondo con una grammatica universale?

Linguaggio frutto dell’apprendimento?

L’empatia

si basa sull’autoconsapevolezza; quanto più si è aperti verso le proprie emozioni, tanto più si è abili anche nel leggere i “sentimenti altrui”

ci consente di “sapere come si sente un altro essere umano”

La sintonizzazione empatica: il cervello sociale

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Neuroni specchio e rappresentazione motoria interna

La comprensione degli stati emotivi altrui dipenderebbe da un meccanismo specchio in grado di codificare l’esperienza sensoriale direttamente in termini emozionali: “come se”

consapevolezza e controllo di sé

autoconsapevolezza aperta
concentrarsi sulla meta futura

 

consapevolezza e controllo di sé

autoconsapevolezza aperta
concentrarsi sulla meta futura

 

empatia e rete relazionale

empatia cognitiva, emotiva ed attenzione empatica

 

empatia e rete relazionale

empatia cognitiva, emotiva ed attenzione empatica

 

uno sguardo al mondo esterno: essere attenti

concentrarsi al presente ed esplorare

 

uno sguardo al mondo esterno: essere attenti

concentrarsi al presente ed esplorare

 

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Intelligenza emotiva

 la capacità di un individuo di gestire le proprie emozioni e quelle degli altri...

Gli ostacoli della comunicazione

stili di vita disfunzionali

alcol

distrazioni

telefono

irritabilità

mancanza di tempo

conflitti

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Il fallimento comunicativo

“non sono ansioso”

“non so perché l’ho fatto”

non capisco cosa provo”

“ho qualcosa dentro di me”

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Assenza di consapevolezza


con se stessi

alexitimia

con gli altri

incomprensione

Cosa succede se...

Cosa succede se siamo sempre al telefono, e alziamo raramente lo sguardo?

Cosa succede se i primi passi del nostro bambino di un anno non vengono registrati dai nostri occhi, ma passano per lo schermo irrinunciabile del nostro smartphone?

Cosa succede se i nostri rapporti vengono «distanziati»?

Perdiamo empatia


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La telemedicina

Nel rapporto medico-paziente, occorre comprendere come integrare la telemedicina con gli strumenti classici della medicina.

«Il medico, facendo uso dei sistemi telematici, non può sostituire la visita medica che si sostanzia nella relazione diretta con il paziente, con una relazione esclusivamente virtuale; può invece utilizzare gli strumenti di telemedicina per le attività di rilevazione o monitoraggio a distanza, dei parametri biologici e di sorveglianza clinica» (Codice Deontologico, indirizzi applicativi allegati all’art. 78).

L'operatore stressato

rende di meno

può commettere errori

è più esposto ad infortuni

è più conflittuale (minore qualità di vita)

teme l’innovazione

entra nell’area di rischio psicosomatico

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Logorio professionale: segnali precoci

Irritabilità

Eccessiva conflittualità

Rigidità

Mancanza di collaborazione

Eccessiva dedizione e disponibilità

Insofferenza, lamentosità eccessiva

Basso livello di professionalità

...

Resilienza & Antifragilità

È possibile essere stabili in mezzo alla tempesta?

Le due facce della medaglia

Gli organismi hanno bisogno di trasformare ostacoli in nutrimento

Una persona che non affronta mai stimoli stressori non sopravviverà qualora dovesse imbattersi in essi

Il fitness cognitivo-emotivo



La motivazione al cambiamento

aver «digerito» il proprio passato

essere proiettato al futuro

vivere bene il presente

ESSERE - IMPARARE - PROGETTARE



Dal cervello alla mente

non esistono un piano superiore (razionalità) e uno inferiore (emotività)

percezioni

conoscenze

proiezioni

dati disponibili

razionalità - emotività



Le abilità cognitive

schemi ricorrenti e routine di risposta


Il cervello umano fa tutto il possibile per semplificarsi la vita adottando modelli standard di percezione e azione.
Una volta messo a fuoco il modello, l’individuo riesce a muoversi al suo interno senza problemi.

Con il tempo si acquisisce esperienza, che, fondata sulle conoscenze, consente la formazione di un serbatoio di schemi ricorrenti che la mente utilizza per gestire il quotidiano.

uno stimolo sollecita l’action script o routine di risposta

Le trappole della mente - il pregiudizio

È stupido = non merita rispetto

È timido = lo posso umiliare

È preparato = ha sempre ragione

Percepiamo la realtà così com’è o percepiamo che cosa ci conviene per adattarci meglio?

La nostra mente può ingannarci e prima ne prendiamo coscienza meglio è: bias, euristiche o inganni della mente

Bias di conferma: cercare informazioni che confermino le nostre ipotesi invece di informazioni che ci aiutino a confutarle

Gli errori della ragione

La razionalità è la migliore barriera contro l’errore, fungendo da filtro tra il reale e l’immaginario, tra il soggettivo e l’oggettivo: partendo da elementi concreti tende ad astrarre, a creare “costrutti” logici e sostenibili. Ne verifica poi la validità, tende ad essere critica e aperta, verifica se ciò che “sostiene” è compatibile con i dati e con le “verità” disponibili.

La razionalità critica – correttrice - cerca di comprendere la natura della realtà, valutare l’errore insito in ogni costrutto teorico, verificare le credenze e le dottrine.

Quando ciò non avviene in modo corretto - come accade per i no-vax - ci si trova di fronte al processo di razionalizzazione: qui l’individuo si crede razionale perché costruisce un sistema logico “chiuso”, fondato sulla deduzione o sull’induzione, attingendo a dati parziali, mutilati o falsi, chiudendosi alla contestazione degli argomenti e alla verifica empirica.

Edgard Morin,I sette saperi necessari all’educazione del futuroRaffaello Cortina Editore, Milano, 2001

Edgard Morin,
I sette saperi necessari all’educazione del futuro
Raffaello Cortina Editore, Milano, 2001

Le abilità emotive

La coscienza è nata dalle emozioni.
Senza le emozioni i ragionamenti sarebbero distorti….

Emozioni ed evoluzione

paura

segnale di pericolo imminente (panico)

tristezza

è imminente una perdita (depressione)

rabbia

qualcuno sta invadendo il nostro territorio

gioia

sentirsi “appagati”

L'intelligenza intuitiva

Essenziale

Potente

Pratica

L’intuizione è uno strumento essenziale, potente e pratico … scoprimmo che più esperienza si ha in un certo campo, più ci si affida all’intuizione …


Attenzione alla eccessiva sicurezza

Inconscio, automatismo o inconsapevolezza?

Il cervello prende una scorciatoia attraverso l’amigdala, che è posta sotto il talamo e controlla tutto ciò che l’attraversa… quando proviamo a spiegare le nostre azioni ci avvaliamo di spiegazioni post hoc … senza avere accesso all’elaborazione inconscia… la coscienza ha bisogno di tempo che non sempre abbiamo… l’automatismo ci rende molto più efficienti, e anche più esperti.

L’impulsività... pericolo per sé e per gli altri

La maggior parte dei nostri processi avvengono in modo inconscio e automatico… con così tanti sistemi complessi che lavorano al di sotto della soglia di coscienza in modo diversificato e distribuito, come mai ci sentiamo così integrati?

Imprevisti e response ability

Gli esseri umani di solito tentano di scoprire lo schema ricorrente: […] pregiudizi ed intuizioni ingannano spesso …

… impossibile sfuggire a forze imprevedibili e impreviste,
inoltre quelle forze causali e le nostre reazioni ad esse determinano gran parte del nostro percorso di vita ….

non è tanto importante ciò che accade …. bensì …


Le funzioni di supporto: la memoria

come allenare la memoria

memoria: emozioni/razionalità

La memoria è allo stesso tempo, rievocazione e registrazione: un ricordo vivido e dettagliato viene evocato da una visione, da un odore o da un sapore, da un «sintomo» grazie al quale viene fornita alla mente l’informazione base (pregressa ed appresa all’istante) che consente di processare i dati disponibili e dare la possibilità a tutte le funzioni della mente di diventare operative.

delocalizzare la memoria?

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La tecnologia indebolisce la nostra memoria?

La memoria non è una fotocopiatrice

I ricordi non sono unicamente fatturali, includono le emozioni

… i ricordi fanno sì che cambiamo il nostro comportamento per poterci adattare: possono essere autentici ma allo stesso tempo potrebbero essere falsi. E anche impiantati (!).

La memoria viene editata di continuo, come se fosse una pagina di Wikipedia, nella quale ciò che posso leggere oggi è solo l’ultima versione, che è stata modificata …. Sono inganni della mente…

L’essenziale nella vita

può essere scoperto solo da chi, nel mondo frenetico, riesce a trovare la propria dimensione di consapevolezza.

            

Può essere utile distrarsi?

Impariamo a capire il nostro tempo

Le cose IMPORTANTI urgenti

            

frustrano

            

pianificare

            

Le cose NON IMPORTANTI urgenti

            

stressano

            

delegare

            

Le cose IMPORTANTI non urgenti

            

sono prioritarie

            

creano valore

            

Le cose NON IMPORTANTI non urgenti

            

distraggono

            

limitare

            

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I problemi

possono essere vissuti come un peso, difficili da «sopportare»

possono essere affrontati con un atteggiamento positivo, di «resistenza», anche se ciò comporta affanno e talvolta frustrazione e scoraggiamento.

possono essere affrontati con «leggerezza», come il topolino che fa «ballare l’elefante»

L'esperienza del libero flusso - Mihaly Csikszentmihalyi

Il compito costituisce una sfida

Si è concentrati
Gli obiettivi che si hanno sono chiari
Si ha un feedback immediato
Si prova un coinvolgimento profondo e istintivo
Il senso di identità di dissolve
Il tempo si ferma

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SPRINGER HEALTHCARE EDUCATION

Ferdinando Pellegrino - Psichiatra Psicoterapeuta - Formatore - Autore

Alessandro Gallo -Direttore generale Springer Healthcare