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psicologia della nutrizione

ECM - crediti 21
Professioni: tutte le professioni
Validità: sino al 31/12/2024

PSICOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

COMPRENDERE I MECCANISMI ALLA BASE DELLE SCELTE ALIMENTARI
Autori:
Ferdinando Pellegrino, Cristina Parrino, Marianna Pasqua
Contributo di
Paolo Buonaiuto

Libro in formato ePub (lettura su iPad, PC, tablet, eBook reader)
Libro in formato PDF stampabile (lettura su PC, carta, iPad, tablet, eBook reader)
Accesso all'area domande e risposte per il tutoraggio in differita breve
Accesso al test di apprendimento e al questionario di qualità ECM
Ricezione dell'attestato ECM
Obiettivo formativo: Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

psicologia della nutrizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
ECM - crediti 21
Professioni: tutte le professioni
Validità: sino al 31/12/2024 

PSICOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

COMPRENDERE I MECCANISMI ALLA BASE DELLE SCELTE ALIMENTARI
Autori: Ferdinando Pellegrino, Cristina Parrino, Marianna Pasqua
Contributo di
Paolo Buonaiuto

Libro in formato ePub (lettura su iPad, PC, tablet, eBook reader)
Libro in formato PDF stampabile (lettura su PC, carta, iPad, tablet, eBook reader)
Accesso all'area domande e risposte per il tutoraggio in differita breve
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Ricezione dell'attestato ECM
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Introduzione

Nella storia dell’uomo il cibo ha sempre ricoperto un ruolo più ampio rispetto a quello di elemento necessario alla sopravvivenza, caratterizzandosi fin da subito anche come fattore determinante per lo sviluppo delle relazioni e della società. Se, infatti, da una parte il cibo è ciò che ci ha sempre permesso di rimanere in vita, divenendo esso stesso motore per la sua continua ricerca, dall’altra ha fin da subito svolto un ruolo di potente organizzatore sociale che nel tempo ha permesso di dare forma e struttura alle società, alla politica, all’economia e alla religione.
Fin dalla preistoria, le civiltà che si sono sviluppate hanno fondato il loro sviluppo sui sistemi di produzione e distribuzione alimentare: la nascita di magazzini per la raccolta delle eccedenze, i riti propiziatori per la fertilità della terra, le tassazioni sulla quantità di cibo prodotta. È stato inoltre sempre il cibo che ha permesso di connettere tra loro diverse civiltà, portando gli uomini a creare vie di comunicazione (come ad esempio la via delle Spezie) e configurando così il primo vero e proprio processo di globalizzazione.
Il cibo è stato quindi, fin dagli albori della civiltà umana, il fulcro di un cambiamento in grado di influenzare la nascita di nuove città, le sorti di interi paesi, l’andamento di guerre e di conquiste. È riscoprendo questo legame indissolubile che ci lega al mondo dell’alimentazione, che deve nascere l’esigenza di approfondire e di scoprire il legame intimo che lega cibo e mente, cibo e persona.
Esso rappresenta ben più di un elemento di sopravvivenza (1): è un’espressione di identità (2). Quale relazione esiste tra alimentazione e psicologia? Cosa ci spinge nel processo di scelta di un alimento rispetto ad un altro? E ancora, quali implicazioni comporta questa scelta?
Se un tempo la scelta di che cosa mangiare era costretta da vincoli non aggirabili, l'ascesa dell'industria alimentare nella seconda metà del XX secolo ha dato un nuovo significato al cibo (1, 3), lasciando spazio alla possibilità di scelta e ad una maggior varietà. Questo fattore ha favorito uno scambio e una commistione di culture e tradizioni che ha permesso di arricchirci di conoscenza e che ha profondamente cambiato il nostro rapporto con il cibo.
In passato, ciò che veniva messo in tavola dipendeva dal luogo nel quale si viveva, i popoli avevano abitudini diverse e basavano la loro alimentazione su ciò che il territorio poteva offrire loro. Oggi invece abbiamo a disposizione alimenti che provengono da tutto il mondo e che, ogni giorno, arrivano comodamente sulle nostre tavole. Anche la stagionalità ricopre un ruolo sempre meno determinante nella scelta del cibo e, da un punto di vista sociale, è cambiato anche il modo con cui ci approcciamo al momento del pasto: il tempo che dedichiamo alla sua preparazione e quello che spendiamo per consumarlo.
Emerge con chiarezza, quindi, che la scelta alimentare ai giorni nostri è influenzata da una moltitudine di fattori con cui le persone si confrontano quotidianamente. L’atto di scegliere – che la psicologia ci ha insegnato essere un’azione complessa poiché porta con sé incertezza, fatica, rinuncia – diventa decisamente più complesso nel momento in cui le variabili da tenere in considerazione aumentano e quando non sempre si hanno gli strumenti giusti, per questo si adottano comportamenti destinati nel tempo a consolidarsi come abitudini.
Nel mondo di oggi, il cibo che scegliamo, da un lato deve soddisfare emozioni, sensi, piaceri e svolgere una funzione di socializzazione, dall’altro deve rispondere ai principi della “diet culture” in cui siamo immersi, ossia una cultura che ci pervade di immagini, informazioni e standard da rispettare, una cultura che ci mette in contatto in tempo reale con una moltitudine di figure diverse, dal professionista all’influencer, che ci sommerge di informazioni, a volte anche discordanti.
In questo complesso scenario di scelta e comportamenti si inserisce il presente libro, nato con l’ambizione di rappresentare una guida per i professionisti che vogliano affrontare l’argomento della nutrizione con un approccio integrato.
Comprendere il comportamento alimentare da un punto di vista nutrizionale e psicologico vuol dire orientarsi verso una prospettiva più ampia, volta ad identificare i fattori che possono in qualche modo predire il comportamento alimentare (4, 5).
Uno studio condotto su una popolazione di 2.359 uomini e 2.791 donne ha indagato sull’esistenza di correlazioni tra il mangiare e bere legati allo stress e l'obesità nonché sui fattori che predicono questo comportamento, mostrando che i programmi volti a prevenire e curare l'obesità dovrebbero interessarsi a comprendere il modo in cui le persone affrontano le emozioni (6).
Altri studi e ricerche mirano a comprendere quale ruolo possano ricoprire la dieta e la nutrizione rispetto al benessere psicologico, e se esse possano ad esempio costituire o meno un fattore di rischio modificabile (7).
Prendere in considerazione un approccio che preveda l’uso di strategie multilivello – psicologiche, sociali, ambientali e biologiche – è quindi sicuramente il primo passo per poter davvero innescare un cambiamento nel comportamento alimentare che veda le persone coinvolte attivamente nella scelta delle proprie abitudini. Strategie di intervento come l’architettura delle scelte, cioè la capacità di influenzare il comportamento umano in base al modo con cui viene presentata una scelta (8), è solo una delle tante opzioni strategiche che mostra il potenziale di una visione multifattoriale.
Riuscire quindi a comprendere se la "conoscenza nutrizionale" sia un fattore necessario (seppur non sufficiente) per i cambiamenti nei comportamenti alimentari dei consumatori (9) e aprire le porte ad una visione integrata è la giusta direzione verso cui muoversi.
Il testo, suddiviso in 7 capitoli, affronta i principali temi legati all’alimentazione: dai disturbi del comportamento alimentare al tema dell’invecchiamento, passando per i temi di ansia, stress, obesità e disturbi dell'umore. Tutti i capitoli sono stati scritti tenendo sempre in considerazione una doppia chiave di lettura, quella biologica nutrizionale e quella psicologica, intendendo sottolineare così come questi due aspetti siano strettamente legati e imprescindibili per il professionista che voglia intervenire in questo ambito.

La medicina psicosomatica oggi

La medicina psicosomatica ha da sempre suscitato l’interesse del clinico. A lungo si è creduto all’esistenza di patologie psicosomatiche, l’ulcera gastrica ne è stata l’esempio più eclatante fino alla scoperta dell’Helicobacter pylori.
Nel tempo, si è fatta chiarezza: non esiste una medicina psicosomatica, ovvero delle patologie somatiche la cui genesi è da ricercare nei meandri della mente, bensì esistono patologie la cui etiopatogenesi non è ancora nota, ogni patologia ha una causa e nulla ci autorizza a parlare di patologie psicosomatiche.
Per definizione, qualsiasi disturbo psichico è tale solo se si esclude una primitiva patologia organica; pertanto qualsiasi sintomo, soprattutto se ad espressività fisica, può essere incluso nei disturbi mentali solo dopo un’attenta valutazione in termini di diagnostica differenziale (1).
Tuttavia, non possiamo escludere l’impatto che esercita lo stress sul ben-essere dell’individuo e sulla somatizzazione, non possiamo non riconoscere il processo di somatizzazione quale terminale di ansie e conflitti della persona, e non tenere in debita considerazione cosa effettivamente accade nel nostro organismo quando si è sotto pressione, quando ci si sente esausti ed esauriti.
Arriviamo così a definire la medicina, psicosomatica di nuova generazione non come una branca della medicina bensì come una modalità di approccio, un modo di vedere l’uomo nella sua complessità, di considerare come lo stress possa innescare non solo sofferenza e disagio psichico, bensì anche vere e proprie patologie somatiche. Occorre considerare la realtà della persona nella sua complessità osservando ciò che accade sul versante clinico.
Solo un approccio globale, psicosomatico e biopsicosociale, consente al clinico di avere un'idea precisa del disagio psichico e di quanto questo possa concorrere allo sviluppo e al decorso delle patologie somatiche.
In particolare, nella valutazione clinica di un soggetto vanno considerati i seguenti aspetti:
1. l'esistenza di disturbi clinici propriamente detti e di tutte quelle condizioni che comunque meritano l'attenzione del clinico: quali sono i sintomi che rendono possibile una diagnosi? Quale diagnosi fare? In presenza di un disturbo psichico, si tratta di un disturbo noto e ben codificato?
2. Le principali caratteristiche di personalità del soggetto e le sue strategie di difesa nei confronti degli eventi della vita: sono presenti un disturbo di personalità o dei tratti che non gli consentono di essere autonomo dal punto di vista psicologico? I meccanismi di difesa utilizzati dal soggetto sono adeguati? Gli consentono di essere efficiente?
3. Le condizioni mediche generali e le problematiche psicosociali e ambientali che possono interferire con la patologia psichica, ad esempio la presenza di malattie fisiche, problemi personali o di ordine familiare e sociale che compromettono l'equilibrio del soggetto.
4. La valutazione globale del funzionamento del soggetto: in che misura i sintomi incidono sulla sua vita? Hanno compromesso l’attività lavorativa, la vita familiare o il suo benessere psicologico? Vi è stato un calo del funzionamento rispetto al passato?
Il dualismo mente/corpo appare definitivamente superato, ogni dicotomia conserva solo un valore didattico; rispetto ai disturbi psichici e alle patologie mediche è necessario ricorrere a una visione complessiva – olistica – della persona. Una patologia organica può essere slatentizzata, acuita e condizionata nel suo decorso da fattori psichici e, all’inverso, essa può favorire l’insorgenza di veri disturbi psichici, dalla somatizzazione propriamente detta a quadri clinici come l’ansia e la depressione.
Si riconosce oggi una vera interdipendenza tra mente e corpo: si tratta di due aspetti imprescindibilmente connessi e meritevoli, dal punto vista clinico, della dovuta attenzione.
Nell’affrontare il tema della condotta alimentare e dei disturbi ad essa associati, non possiamo non tener conto di questo approccio in quanto lo stile alimentare può avere un impatto negativo sul benessere della persona e sulle relative patologie somatiche (2).

 

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PSICHIATRIA - PSICOLOGIA

Le pillole di aggiornamento online
per una consultazione rapida e puntuale

 

ARGOMENTI IN PSICHIATRIA

La psichiatria nella pratica clinica
Uno spaccato della psichiatria quanto mai attuale: l disturbo d’ansia di malattia, il disturbo ossessivo-compulsivo, la psiconcologia e i disturbi da sintomi somatici

ARGOMENTI IN PSICHIATRIA

Stress lavorativo, burn-out e risorse umane
lI tema dello stress lavorativo è sempre più attuale in quanto spesso è fonte di disagio e sofferenza
Oggetto dello studio sono: le caratteristiche ambientali e psicosociali del luogo di lavoro e le sindromi che hanno origine dall’interazione tra il lavoratore e il suo ambiente di lavoro. Vengono presi in considerazione gli aspetti clinici del problema, le dinamiche organizzative dell’azienda e le strategie preventive del disagio lavorativo.

ARGOMENTI IN PSICHIATRIA II

L'insonnia. I bambini e la terapia familiare. Le cefalee. Una psicosi ad esordio precoce

I DISTURBI DI PERSONALITÀ

La personalità tra normalità e patologia. Classificazione e diagnosi dei disturbi di personalità. Disturbi di personalità e abuso di sostanze. Disturbi di personalità e gioco d'azzardo patologico. La rilevanza clinica dei disturbi di personalità del contesto forense. L'intervento clinico nel disturbo borderline di personalità. Disturbo di personalità in adolescenza.

PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA DELLO STRESS E DEL TRAUMA

La risposta dell'individuo allo stress e al trauma. Disturbi correlati allo stress e al trauma. Il trattamento del disturbo da stress post-traumatico. Isolamento sociale, attaccamento e stress. Il disturbo post-traumatico da stress: una visione sistemica. La perdita in adolescenza. Mentalizzazione, fallimento riflessivo e trauma psicologico..

L'ETÀ ADOLESCENZIALE TRA FISIOLOGIA E PATOLOGIA

Disturbi psichici nell'adolescenza. L'utilizzo patologico di internet nell'adolescenza. Il bullismo in adolescenza. Adolescenza e pratica clinica. Adolescenti e famiglie. Il mondo emotivo e relazionale dell'adolescente.

LA TERAPIA FARMACOLOGICA IN PSICHIATRIA

L'appropriatezza trescrittiva in psichiatria. Gli antipsicotici. Stabilizzanti dell'umore. Antidepressivi. Ansiolitici.

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: DALL'ANORESSIA ALL'OBESITÀ

I disturbi dell'alimentazione. L'approccio sistemico relazionale nei disturbi dell'alimentazione. Aspetti psicologici e psicopatologici dell'obesità.

ANSIA, DEPRESSIONE E ALTRI DISTURBI

Nevrosi e isteria. Disturbi depressivi. Disturbi d'ansia. Somatizzazione e disturbo di conversione. Disturbo ossessivo compulsivo e di dimorfismo corporeo. Struttura della personalità.

sorveglianza sanitaria del medico

L’invecchiamento cerebrale comporta un deficit della memoria e un generale rallentamento delle funzioni cognitive, con una riduzione della capacità di elaborazione di nuove informazioni.

Chi controlla le funzioni cognitive dei medici?
I disturbi neurocognitivi hanno un impatto negativo sulle funzioni cognitive dell’individuo. Il disturbo neurocognitivo lieve si manifesta con un modesto deficit cognitivo rispetto al livello precedente di prestazione: il professionista deve “prendersi più tempo”.

La diagnosi del disturbo neurocognitivo lieve si basa su un’attenta valutazione clinica supportata da test neuropsicologici per una determinazione più accurata del livello di disabilità acquisita.
Allo stato delle conoscenze, non abbiamo alcuna certezza se e quando un disturbo neurocognitivo lieve evolve in un disturbo maggiore.

Sarebbe indispensabile, quindi, attuare un programma di screening di base sulle funzioni cognitive dei sanitari. Si potrebbe iniziare dai soggetti più vulnerabili.

Avere riguardo della salute mentale – cognitiva ed emotiva – degli operatori sanitari, per garantire il benessere del sanitario e la sicurezza stessa dei processi assistenziali.

divagazione mentale

Vagare con la mente … fa bene alla creatività.

La mente non può reggere un carico di stimolazioni eccessive, continue, persistenti, ha dei limiti funzionali, biologici.

La mente non si spegne mai, è sempre in funzione.
La mente ha bisogno di lavorare continuamente, ma a modo suo: ha bisogno di vagare.

In condizioni normali durante la veglia la mente alterna l’attenzione alla divagazione mentale.
La divagazione mentale favorisce la creatività.
Sognare ad occhi aperti è andare oltre la realtà per favorire l’immaginazione.
La possibilità di astrazione dal quotidiano, il lasciare – di tanto in tanto - la mente libera da ogni stimolo diventa fondamentale per il ben-essere personale.

 La perizia psichiatrica nelle aule dei tribunali

LA PERIZIA PSICHIATRICA NELLE AULE DEI TRIBUNALI

Il disturbo psichico ha confini ben precisi, non può essere direttamente correlato ai reati. Le dinamiche psicologiche alla base dei delitti sono tante e non sempre facili da identificare.
Si accompagna il lettore lungo il percorso peritale.
Si mette in evidenza il confronto tra il perito e il magistrato, gli avvocati e i sanitari che hanno avuto o hanno in carico il periziando.
Un testo utile per lo psichiatra, lo psicologo, il criminologo, il magistrato e l’avvocato.

 La perizia psichiatrica nelle aule dei tribunali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA PERIZIA PSICHIATRICA NELLE AULE DEI TRIBUNALI

Il disturbo psichico ha confini ben precisi, non può essere direttamente correlato ai reati. Le dinamiche psicologiche alla base dei delitti sono tante e non sempre facili da identificare.
Si accompagna il lettore lungo il percorso peritale.
Si mette in evidenza il confronto tra il perito e il magistrato, gli avvocati e i sanitari che hanno avuto o hanno in carico il periziando.
Un testo utile per lo psichiatra, lo psicologo, il criminologo, il magistrato e l’avvocato.
criminogenesi: alle radici della violenza

Esiste una bestia dentro di noi?
Cosa accade nella mente dell’uomo quando diventa violento?
La violenza è espressione di una patologia mentale?
Quali dinamiche intercorrono tra la patologia mentale e la violenza?

Può una persona normale essere violenta?
Quali parametri ci possono aiutare a identificare una persona violenta?

Se per natura l’uomo tende a essere relazionale e socievole, per la stessa natura tende a essere ostile e aggressivo, tende a non riconoscere le proprie emozioni e sensi di colpa, a non comprendere la sofferenza altrui, mancando di empatia.

 stress management

STRESS MANAGEMENT
IN AMBITO DIRIGENZIALE PUBBLICO E PRIVATO

Manuale di facile e semplice uso per la gestione dello stress lavorativo: valorizzare le risorse mentali, cognitive ed emotive; valutare il proprio rischio di stress; intervenire preventivamente.

Lo stress nella vita quotidiana e nel mondo del lavoro
L’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza, va oltre il trauma per porsi come modalità esistenziale di propendere al futuro, considerando le difficoltà e gli eventi disastrosi come ostacoli da superare e sfide da vincere.

stress management

 

 

 

 

 

 

 

STRESS MANAGEMENT
IN AMBITO DIRIGENZIALE PUBBLICO E PRIVATO

Manuale di facile e semplice uso per la gestione dello stress lavorativo: valorizzare le risorse mentali, cognitive ed emotive; valutare il proprio rischio di stress; intervenire preventivamente.

Lo stress nella vita quotidiana e nel mondo del lavoro
L’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza, va oltre il trauma per porsi come modalità esistenziale di propendere al futuro, considerando le difficoltà e gli eventi disastrosi come ostacoli da superare e sfide da vincere.

Essere o non essere leader
La salute mentale: clinica e trattamento
i disturbi di personalità
comunicazione interpersonale per medici e professionisti sanitari

Un quadro di insieme sull’importanza dell’autoefficacia personale per medici e professionisti sanitari, in particolare attraverso il fitness cognitivo-emotivo.

L’individuo stressato commette maggiori errori professionali, rende di meno, è più vulnerabile allo sviluppo di patologie somatiche - tradizionalmente correlate allo stress come le malattie cardiovascolari - o psichiatriche come l’ansia e la depressione, è più esposto al rischio di infortunio lavorativo.

Tali problematiche hanno acquisito negli ultimi anni una particolare rilevanza in quanto tra gli obblighi a carico del datore di lavoro rientra la valutazione e la prevenzione dello stress lavoro-correlato – con il D.Lgs 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro –.

l'antifragilità

Come reagisce la persona ad una situazione di “stress”?
Reazione da stress: superata la fase emergenziale, prende forma la resilienza.

Può l’individuo far leva su dinamiche psicologiche positive o proattive che vanno ben oltre la resilienza?
L’antifraglità – sostiene N. N. Taleb - va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l’antifragile migliora.

L’antifragile ama il caos e l’incertezza.
In ciò – sostiene E. Morin - è la forza stessa dell’uomo.
Evoluzione e dissoluzione si compenetrano - osserva T. Pievani -

l'insonnia, un disturbo sonno-veglia

Cosa vuol dire soffrire d'insonnia?
“Ho dormito poco e male”, “Non dormo affatto”, “Mi sveglio di continuo nel corso della notte”, “Sono settimane che non dormo”, “Non riesco a riposare bene”, “Quando vado a letto inizia un incubo”, …

Come si manifesta l’insonnia?
Difficoltà ad addormentarsi, ad iniziare il sonno, presenza di frequenti risvegli notturni, problemi di riaddormentamento o risveglio precoce mattutino con difficoltà a riaddormentarsi. ...

Come diagnosticare il disturbo da insonnia?
Occorre che vi sia una compromissione della funzionalità globale...

Come si cura l’insonnia?
Approccio integrato: psicologico e farmacologico.

stress lavorativo post covid19 webinar

LE RICADUTE PER IL CITTADINO

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha prodotto un impatto notevole sull’economia psichica dell’individuo sia per l’esperienza diretta o indiretta di esposizione al virus, sia per le misure di isolamento sociale adottate per contenere l’espansione virale.

ansia depressione stress webinar

QUALE ADATTAMENTO O RESILIENZA?

Fornire gli strumenti psicologici di partenza per comprendere le enormi potenzialità della mente, ispirandosi al modello del fitness cognitivo-emotivo
che valorizza la stretta e funzionale sincronia dei processi cognitivi ed emotivi della mente.

 

• ansia

ansia generalizzata

attacco di panico

ansia di malattia

ansia e stile di vita

ansia indotta

 

• Che cos'è

Cause

Sintomi

Diagnosi

Cura

Prevenzione

burnout definizione cause sintomi cura prevenzione

BURNOUT

Che cos'è, Cause, Sintomi, Diagnosi, Cura, Prevenzione

OMS: "IL BURN-OUT È UN FENOMENO PROFESSIONALE"

burnout fenomenoprofessionaleQuesta precisazione, diramata recentemente, si è resa necessaria dopo che la stessa Organizzazione ha incluso il "burnout" nella nuova versione dell'undicesima International Classification of Diseases. Tre i sintomi: esaurimento fisico e mentale, distacco crescente dal proprio lavoro e una ridotta efficienza. Il burnout perciò va visto come un fenomeno professionale, una situazione di disagio, che può avere anche gravi conseguenze, in seguito a compromissioni generate fuori dall’ambito lavorativo.

OMS: "IL BURN-OUT È UN FENOMENO PROFESSIONALE"

burnout fenomenoprofessionaleQuesta precisazione, diramata recentemente, si è resa necessaria dopo che la stessa Organizzazione ha incluso il "burnout" nella nuova versione dell'undicesima International Classification of Diseases. Tre i sintomi: esaurimento fisico e mentale, distacco crescente dal proprio lavoro e una ridotta efficienza. Il burnout perciò va visto come un fenomeno professionale, una situazione di disagio, che può avere anche gravi conseguenze, in seguito a compromissioni generate fuori dall’ambito lavorativo.

BRUCIATI DAL LAVORO

burnout bruciati dal lavoroLo stress che colpisce in ufficio o in fabbrica è un disagio psicologico che incide in tutti gli aspetti della nostra esistenza e che può sfociare anche nella depressione.

«Non voglio andare al lavoro, non voglio andare al lavoro». E ogni giorno la storia si ripete e la fatica di mettere piede in ufficio o in fabbrica si raddoppia, triplica, quadruplica...

E ci si brucia o, meglio, spegne come una candela... BURNONUT.

Gli uomini bevono, le donne abusano di analgesici. Una percezione soggettiva. Insonnia e rabbia i sintomi. Manda in tilt anche la vita privata. L'importanza di avere capi "umani". La cura è nel confronto con gli altri. Esiste una tutela legislativa.

BRUCIATI DAL LAVORO

burnout bruciati dal lavoroLo stress che colpisce in ufficio o in fabbrica è un disagio psicologico che incide in tutti gli aspetti della nostra esistenza e che può sfociare anche nella depressione.

«Non voglio andare al lavoro, non voglio andare al lavoro». E ogni giorno la storia si ripete e la fatica di mettere piede in ufficio o in fabbrica si raddoppia, triplica, quadruplica...

E ci si brucia o, meglio, spegne come una candela... BURNONUT.

Gli uomini bevono, le donne abusano di analgesici. Una percezione soggettiva. Insonnia e rabbia i sintomi. Manda in tilt anche la vita privata. L'importanza di avere capi "umani". La cura è nel confronto con gli altri. Esiste una tutela legislativa.

Lo stress è lo stimolo che ci consente di essere vincenti,
la fonte della motivazione e della curiosità,
della creatività e della forza di progettare
un futuro.

 

La certezza è che la qualità della vita
- più di quanto possiamo immaginare -
è nelle nostre mani!

STRESS E NARRAZIONE DEL TRAUMA: UNA RILETTURA DI FREUD

stress e narrazione del traumaNel dare una risposta allo stress la persona mentalizza l’evento, si rende conto della portata dello stesso, ne codifica il rischio e, sostenuta dall’attivazione emozionale, lo affronta disattivando gli aspetti di paura e di angoscia più ancestrali. ...
Il cervello “trascrive” tutte le esperienze della vita e, dopo un trauma, generalmente, cambia la visione della vita: si avrà più paura o più coraggio?...
<<La nevrosi traumatica è – scriveva Freud – una fissazione della mente al momento dell’incidente traumatico>>. ...
Solo i “processi consci non danno luogo al sintomo”, la terapia “opera trasformando in conscio ciò che è inconscio”.

STRESS E NARRAZIONE DEL TRAUMA: UNA RILETTURA DI FREUD

stress e narrazione del traumaNel dare una risposta allo stress la persona mentalizza l’evento, si rende conto della portata dello stesso, ne codifica il rischio e, sostenuta dall’attivazione emozionale, lo affronta disattivando gli aspetti di paura e di angoscia più ancestrali. ...
Il cervello “trascrive” tutte le esperienze della vita e, dopo un trauma, generalmente, cambia la visione della vita: si avrà più paura o più coraggio?...
<<La nevrosi traumatica è – scriveva Freud – una fissazione della mente al momento dell’incidente traumatico>>. ...
Solo i “processi consci non danno luogo al sintomo”, la terapia “opera trasformando in conscio ciò che è inconscio”.


Don’t hurry, be happy!

Lo stress
1.
È positivo

2. È negativo
3. È negativo e positivo
4. È funzionale all’adattamento all’ambiente
5. Ha una funzione difensiva
6. Ha un limite soggettivo di "tolleranza"
7. Ha un limite oggettivo di "tolleranza"
stress: don't hurry be happy

Lo stress
1.
È positivo

2. È negativo
3. È negativo e positivo
4. È funzionale all’adattamento all’ambiente
5. Ha una funzione difensiva
6. Ha un limite soggettivo di "tolleranza"
7. Ha un limite oggettivo di "tolleranza"


Don’t hurry, be happy!

stress: don't hurry be happy

 La paura è una componente inevitabile della vita.
Gli adulti sanno rimuovere: l’indurimento del loro animo porta alla rimozione delle paure,
ma anche dei bisogni infantili e dei desideri elementari dell’uomo.

Il bambino interiore che è dentro di noi è stato sepolto dalla razionalità.


L’adulto ha messo da parte lo spirito infantile, noncurante delle proprie emozioni e desideri
ma anche delle proprie angosce.
Si è letteralmente irrigidito, ha perso gli orizzonti aperti del fanciullo,
ha smesso di sperare. ...

... Non è facile ritrovare sé stessi.
Da grandi ci si sente forti ed invincibili:
l’incontro con l’alter ego diventa così una sfida.

il piccolo principe

La paura è una componente inevitabile della vita.
Gli adulti sanno rimuovere: l’indurimento del loro animo porta alla rimozione delle paure, ma anche dei bisogni infantili e dei desideri elementari dell’uomo.

Il bambino interiore che è dentro di noi è stato sepolto dalla razionalità.
L’adulto ha messo da parte lo spirito infantile, noncurante delle proprie emozioni e desideri ma anche delle proprie angosce. Si è letteralmente irrigidito, ha perso gli orizzonti aperti del fanciullo, ha smesso di sperare. ...

... Non è facile ritrovare sé stessi.
Da grandi ci si sente forti ed invincibili: l’incontro con l’alter ego diventa così una sfida.

DESIDERIO E GRATIFICAZIONE: L'ANSIA DELL'ISTANTANEO

l'ansia dell'istantaneoNella società moderna <<il desiderio diventa fine a se stesso, l’unico obiettivo incontestato e incontestabile>>, lo sostiene Zygmunt Bauman nel suo saggio Modernità liquida,
ed aggiunge che il desiderio è <<un’entità molto più volatile ed effimera, evasiva e capricciosa, ed essenzialmente avulsa dai “bisogni”, una forza autoprodotta e autoalimentata che non abbisogna di altra gratificazione>>. ...
Tutto e subito... Qualunque cosa possa offrire la vita, lo offre all’istante, non c’è più motivo per impegnarsi e procrastinare le gratificazioni, l’impegno costante per costruire un futuro migliore non serve. ...

DESIDERIO E GRATIFICAZIONE: L'ANSIA DELL'ISTANTANEO

l'ansia dell'istantaneoNella società moderna <<il desiderio diventa fine a se stesso, l’unico obiettivo incontestato e incontestabile>>, lo sostiene Zygmunt Bauman nel suo saggio Modernità liquida,
ed aggiunge che il desiderio è <<un’entità molto più volatile ed effimera, evasiva e capricciosa, ed essenzialmente avulsa dai “bisogni”, una forza autoprodotta e autoalimentata che non abbisogna di altra gratificazione>>. ...
Tutto e subito... Qualunque cosa possa offrire la vita, lo offre all’istante, non c’è più motivo per impegnarsi e procrastinare le gratificazioni, l’impegno costante per costruire un futuro migliore non serve. ...

#DEPRESSIONE

depressione come affrontarlaMi sento stanco, affaticato, non capisco perché … il mio malessere è fisico, non psicologico … non mi sono mai sentito depresso… non ci sono motivi per esserlo …

I sintomi-messaggio racchiudono una richiesta d’aiuto, un disagio psicologico, del tutto inconscio,
difficile da esprimere a parole.

Un atteggiamento di accoglienza e rispetto dei sintomi:
se ci esprimiamo con la somatizzazione la risposta deve seguire lo stesso linguaggio, riservando ogni comunicazione di possibili cause psicologiche dei sintomi al momento opportuno …

Pian piano, con il giusto approccio, ciò che era nascosto dentro di noi, negandosi a noi e agli altri, viene fuori..
E si rinasce … ci si riscopre, con il nostro stesso aiuto e con l’aiuto del medico di famiglia, dello psicoterapeuta, dei familiari, degli amici.

Come rinascere... riscoprirsi... parliamone!

 

#DEPRESSIONE

depressione come affrontarlaMi sento stanco, affaticato, non capisco perché … il mio malessere è fisico, non psicologico … non mi sono mai sentito depresso… non ci sono motivi per esserlo …

I sintomi-messaggio racchiudono una richiesta d’aiuto, un disagio psicologico, del tutto inconscio,
difficile da esprimere a parole.

Un atteggiamento di accoglienza e rispetto dei sintomi:
se ci esprimiamo con la somatizzazione la risposta deve seguire lo stesso linguaggio, riservando ogni comunicazione di possibili cause psicologiche dei sintomi al momento opportuno …

Pian piano, con il giusto approccio, ciò che era nascosto dentro di noi, negandosi a noi e agli altri, viene fuori..
E si rinasce … ci si riscopre, con il nostro stesso aiuto e con l’aiuto del medico di famiglia, dello psicoterapeuta, dei familiari, degli amici.

Come rinascere... riscoprirsi... parliamone!

 

DEPRESSIONE

depressione diagnosi Sintomi: umore depresso e marcata diminuzione di interesse o piacere per quasi tutte le attività; perdita o aumento di peso; insonnia o ipersonnia; agitazione o rallentamento psicomotorio; affaticabilità o mancanza di energia; presenza di sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati; ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, indecisione; presenza di pensieri ricorrenti di morte o di ideazione suicidaria...

DISFUNZIONI SESSUALI

disfunzioni sessualiLa sessualità è un’espressione fondamentale e complessa del comportamento umano, finalizzata alla riproduzione e alla ricerca del piacere; essa non è solo dettata dall’istinto ma è influenzata, da un lato, dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la propria personalità. Quali sono le disfunzioni sessuali?

LUDOPATIA

ludopatiaQuando il gioco d'azzardo, dal superenalotto al videopoker, da semplice divertimento occasionale diventa un'abitudine e poi una dipendenza, con conseguenze negative sulla salute e sull'economia personale e familiare si entra in un ambito patologico di pertinenza della medicina psichiatrica. Il gioco d'azzardo patologico o gambling, è un disturbo mentale incluso nel manuale diagnostico e statistico di disturbi mentali, tra i disturbi del controllo degli impulsi.

CYBER-BULLISMO

bullismo e cyberbullismoChi sono i bulli e chi sono le loro vittime? Quanto conta il contesto nel quale gli episodi di bullismo si verificano? Il bullismo non è un fenomeno solo maschile. Ci sono differenze tra i bulli dei due sessi? Come reagiscono in genere le vittime di episodi di bullismo?
Ci sono campanelli d'allarme ai quali i genitori e gli educatori dovrebbero prestare attenzione?

OBESITA'

il paziente obesoPer il paziente obeso, nessun programma dietetico risulta efficace senza una modifica dello stile di vita. La dieta e il controllo del peso sono comportamenti che riguardano il benessere individuale e il senso di autoefficacia percepita esercita meglio i suoi effetti di concerto con i cambiamenti nello stile di vita generale, inclusi l’esercizio fisico e il sostegno sociale.
Le problematiche psicologiche sono causa o conseguenza dell’obesità?

INVECCHIAMENTO

invecchiamento cerebraleLa compromissione della memoria a breve termine rappresenta di per sé un disturbo cognitivo di grande impatto correlato all’età: ci si dimentica dei nomi, delle chiavi, ci si ricorda dei punti essenziali di una determinata questione ma si fa fatica a ricordare i dettagli e ad assimilare nuove informazioni.

ANSIA

ansia faqCome si riconosce l’ansia patologica e quando la tristezza diventa depressione? L'ansia è "vitale per l’individuo": ci consente di mantenere un sistema di allerta - sia riguardo ai pericoli che alle opportunità - rispetto a ciò che accade intorno a noi. Se qualcosa piace e incuriosisce si va in ansia per averlo, per conquistarlo; se qualcosa fa paura si evita, se si deve affrontare un esame si va in ansia perché si ha paura di non poterlo superare, ...

FOBIA SOCIALE

fobia socialeLa fobia sociale (FS) è un disturbo frequente (la prevalenza nel corso della vita è stimata su percentuali che variano dal 3 al 13%), poco conosciuto, ad esordio precoce (età adolescenziale), altamente invalidante, con costi elevati sia sul piano personale che sociale ed economico. Esso rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto ad uno spettro di disturbi che si muovono da specifiche caratteristiche di personalità a crisi di panico violente.

VITTIME DEL WEB

vittime del webI social network hanno trasformato la comunicazione online in una rete di relazioni sociali sovrapponibili a quelle reali, con rapporti di amicizia ma anche di conflittualità e scontro. E se nella realtà questi ultimi possono essere fonte di sofferenza, lo sono anche se tutto ciò avviene su Internet, generando stress e forme di dipendenza, al punto che anche psichiatri e psicologi si stanno occupando di casi clinici. Nuove forme di dipendenza? Segnali per riconoscerle? 

BLUE WHALE

blue whale gioco del suicidioBalena Blu, il gioco del suicidio, un gioco estremo, una moda tra gli adolescenti. Scientificamente, come possiamo definire il Blue Whale? Cosa devono fare i genitori? Cosa può fare, invece, la scuola? A cosa devono fare attenzione i docenti? Come affrontare i pericoli del web? Genitori, insegnanti, adolescenti: osservare, ascoltare, parlare...

SOMATIZZAZIONE

somatizzazione ansia e depressioneLa somatizzazione dell’esperienza ansiosa o depressiva è problema di estrema rilevanza clinica. I primi sintomi che inducono il paziente depresso o ansioso a chiedere aiuto al medico sono spesso di natura fisica: mal di testa, sensazioni di “sbandamento”, vertigini; disturbi intestinali; senso di soffocamento; scarso appetito o iperfagia; debolezza; bocca asciutta, brividi di freddo o eccessiva sudorazione; palpitazioni; diminuzione del desiderio sessuale.

STRESS LAVORATIVO

stress e burnoutMedici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, poliziotti e insegnanti rientrano tra le categorie più esposte a condizioni di logorio professionale come la sindrome del burn-out poiché si tratta di professioni d’aiuto in cui il carico emotivo dell’attività professionale appare più rilevante rispetto ad altre.




Dare una risposta concreta alle diverse forme di disagio psichico
con interventi farmacologici e non farmacologici,
come le diverse forme di psicoterapia.

La contestualizzazione della sofferenza nell’ambito familiare e sociale,
la comprensione della natura del disagio,
la definizione del profilo di personalità del paziente
consentono di attuare interventi integrati
in grado di fornirgli strumenti idonei
per
rafforzare le modalità di reazione agli eventi della vita.



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Lo studio di psichiatria e psicoterapia si trova a Castel San Giorgio,

vicino all'uscita dell'A30 Caserta-Salerno. Facilmente raggiungibile da chi proviene da Atripalda, Mercogliano, provincia AvellinoMercato San Severino, Fisciano, Avellino e provincia, Apollosa,  provincia Benevento, Baselice, Bucciano. Benevento e provincia, Salerno e provincia, Cava dei Tirreni, Vietri, Battipaglia, Salerno provincia, Paestum, Pontecagnano, Pagani, Castiglione del Genovesi, provincia Salerno,  Ravello, Salerno, Nocera Inferiore, Pompei, Torre del greco, Ercolano, Sorrento, Scafati, provincia Napoli, Portici, Napoli provincia, Castellammare di Stabia, Napoli e provincia, Sarno, Avellino provincia, Nola, Marcianise, provincia Caserta, Villa Literno, Capua, Caserta provincia, Pietrelcina, Benevento provincia, Caserta e provincia
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