Calendario nuovo è per tutti sinonimo di… obiettivi nuovi! A inizio anno infatti si affollano i propositi migliori di quasi tutta la popolazione. Peccato che gran parte di questa programmazione si traduca per molti in fallimenti e stress, soprattutto se tra gli obiettivi rientrano diete e percorsi dimagranti (un classico iniziarle dubito dopo le feste).Esiste un modo per darsi obiettivi ma senza “stressarsi”? Lo abbiamo chiesto al Dott. Ferdinando Pellegrino,
Psichiatra e Psicoterapeuta, esperto in stress lavoro-correlato e in sindrome da burn-out e consulente del CMSO.
- Dottore, a fine dicembre facciamo catastrofici bilanci… e a gennaio iniziamo un’irreale programmazione! Di tutti gli obiettivi che ci poniamo ne realizziamo solo una piccola parte, perché accade questo?
"Per poter programmare ed avere degli obiettivi occorre innanzitutto avere le idee chiare sul dove andare e sul cosa fare. Poiché viviamo in una società in cui le mete e le possibilità sono infinite il rischio maggiore che si corre è quello di correre senza una meta ben definita alla ricerca di cosa…. Non si sa. Per tali motivi è importante conoscere l’obiettivo fondamentale della propria vita, ciò che dà senso e soddisfazione all’esistenza. Tale meta non può che essere quella del sentirsi soddisfatti di ciò che si è e di ciò che si fa (livello superiore). Quindi occorre innanzitutto avere le idee chiare: cosa voglio dalla vita? Detto questo si possono programmare traguardi progressivi, concreti, sostenibili, valutabili di volta in volta nel corso dell’anno in rapporto a quanto e cosa si riesce a realizzare”.
- Come fare per raggiungere obiettivi ragionevoli, senza stress?
“Lo stress è fondamentale per l’esistenza, senza stress non si potrebbe vivere. Ma naturalmente esiste un punto limite, massimo, superato il quale lo stress diventa nocivo. Per tale motivo gli obiettivi (tappe intermedie o traguardi progressivi per il raggiungimento di un livello di soddisfazione personale adeguato), devono essere ben calibrati, sostenibili, verificabili.
Gli obiettivi vanno quindi definiti con concretezza.
È importante quindi ritagliarsi del tempo
1. Per pianificare e organizzare mentalmente il lavoro da fare, in ogni ambito;
2. Stabilire le priorità per raggiungere gli obiettivi senza dispendio di energie;
3. Fare attenzione alle valutazioni in corso d’opera che richiedono una revisione delle strategie operative;
4. Riconoscere i propri limiti ed il proprio livello di stanchezza: in questo caso fermarsi per una pausa per poi riprendere con forza.
- Quando l’obiettivo è a lungo termine, come ad esempio il cambiamento del proprio “stile di vita” modificando alimentazione ed attività fisica, quale atteggiamento dovremmo avere?
“Per gli obiettivi a lungo termine occorre sviluppare una resistenza interiore che è legata alla determinazione di raggiungere gli obiettivi prefissati, nonostante tutto. Ciò richiede un atteggiamento di costanza, di pazienza, di fermezza. Non è questione di volontà, ma di forte motivazione a raggiungere e realizzare ciò che si desidera. Cambiare il proprio stile di vita vuol dire chiedersi cosa mi fa bene, cosa mi rende soddisfatto, significa avere a cuore la propria salute ed il proprio benessere. Solo così si potrà essere più sensibile ed affettuosi nei confronti degli altri”.
CMSO - intervista del 10/01/2014
Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, Psicoterapeuta