Come arrivare da Avellino

Ferdinando Pellegrino
psichiatra psicoterapeuta

stress, ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disturbi ossessivi, disturbi dell’alimentazione (obesità, bulimia, anoressia, ecc.), disturbi della sessualità, sindromi dolorose (fibromialgia), insonnia, disturbi psicosomatici, gioco d’azzardo, disturbi da costrittività organizzativa (mobbing, bossing, stress lavorativo, burnout).

Valutazione, Gestione e Prevenzione dello stress lavorativo nelle Aziende, pubbliche e private, con pianificazione di specifici interventi formativi, per poter incidere in misura rilevante sul clima organizzativo e su una più efficace gestione delle risorse umane.
Attività di ricerca e formazione nell’ambito di aziende pubbliche e private, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane e dello stress lavorativo.
Gruppi Balint. continua in medicina (ECM), rivolti a medici e psicologi
Percorsi formativi sul modello del fitness cognitivo-emotivo, incisivi per la prevenzione del disagio psichico e per l’accrescimento della propria autostima ed autoefficacia.

DEPRESSIONE

depressione diagnosi Sintomi: umore depresso e marcata diminuzione di interesse o piacere per quasi tutte le attività; perdita o aumento di peso; insonnia o ipersonnia; agitazione o rallentamento psicomotorio; affaticabilità o mancanza di energia; presenza di sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati; ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, indecisione; presenza di pensieri ricorrenti di morte o di ideazione suicidaria...

DISFUNZIONI SESSUALI

disfunzioni sessualiLa sessualità è un’espressione fondamentale e complessa del comportamento umano, finalizzata alla riproduzione e alla ricerca del piacere; essa non è solo dettata dall’istinto ma è influenzata, da un lato, dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la propria personalità. Quali sono le disfunzioni sessuali?

LUDOPATIA

ludopatiaQuando il gioco d'azzardo, dal superenalotto al videopoker, da semplice divertimento occasionale diventa un'abitudine e poi una dipendenza, con conseguenze negative sulla salute e sull'economia personale e familiare si entra in un ambito patologico di pertinenza della medicina psichiatrica. Il gioco d'azzardo patologico o gambling, è un disturbo mentale incluso nel manuale diagnostico e statistico di disturbi mentali, tra i disturbi del controllo degli impulsi.

CYBER-BULLISMO

bullismo e cyberbullismoChi sono i bulli e chi sono le loro vittime? Quanto conta il contesto nel quale gli episodi di bullismo si verificano? Il bullismo non è un fenomeno solo maschile. Ci sono differenze tra i bulli dei due sessi? Come reagiscono in genere le vittime di episodi di bullismo?
Ci sono campanelli d'allarme ai quali i genitori e gli educatori dovrebbero prestare attenzione?

OBESITA'

il paziente obesoPer il paziente obeso, nessun programma dietetico risulta efficace senza una modifica dello stile di vita. La dieta e il controllo del peso sono comportamenti che riguardano il benessere individuale e il senso di autoefficacia percepita esercita meglio i suoi effetti di concerto con i cambiamenti nello stile di vita generale, inclusi l’esercizio fisico e il sostegno sociale.
Le problematiche psicologiche sono causa o conseguenza dell’obesità?

INVECCHIAMENTO

invecchiamento cerebraleLa compromissione della memoria a breve termine rappresenta di per sé un disturbo cognitivo di grande impatto correlato all’età: ci si dimentica dei nomi, delle chiavi, ci si ricorda dei punti essenziali di una determinata questione ma si fa fatica a ricordare i dettagli e ad assimilare nuove informazioni.

ANSIA

ansia faqCome si riconosce l’ansia patologica e quando la tristezza diventa depressione? L'ansia è "vitale per l’individuo": ci consente di mantenere un sistema di allerta - sia riguardo ai pericoli che alle opportunità - rispetto a ciò che accade intorno a noi. Se qualcosa piace e incuriosisce si va in ansia per averlo, per conquistarlo; se qualcosa fa paura si evita, se si deve affrontare un esame si va in ansia perché si ha paura di non poterlo superare, ...

FOBIA SOCIALE

fobia socialeLa fobia sociale (FS) è un disturbo frequente (la prevalenza nel corso della vita è stimata su percentuali che variano dal 3 al 13%), poco conosciuto, ad esordio precoce (età adolescenziale), altamente invalidante, con costi elevati sia sul piano personale che sociale ed economico. Esso rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto ad uno spettro di disturbi che si muovono da specifiche caratteristiche di personalità a crisi di panico violente.

VITTIME DEL WEB

vittime del webI social network hanno trasformato la comunicazione online in una rete di relazioni sociali sovrapponibili a quelle reali, con rapporti di amicizia ma anche di conflittualità e scontro. E se nella realtà questi ultimi possono essere fonte di sofferenza, lo sono anche se tutto ciò avviene su Internet, generando stress e forme di dipendenza, al punto che anche psichiatri e psicologi si stanno occupando di casi clinici. Nuove forme di dipendenza? Segnali per riconoscerle? 

BLUE WHALE

blue whale gioco del suicidioBalena Blu, il gioco del suicidio, un gioco estremo, una moda tra gli adolescenti. Scientificamente, come possiamo definire il Blue Whale? Cosa devono fare i genitori? Cosa può fare, invece, la scuola? A cosa devono fare attenzione i docenti? Come affrontare i pericoli del web? Genitori, insegnanti, adolescenti: osservare, ascoltare, parlare...

SOMATIZZAZIONE

somatizzazione ansia e depressioneLa somatizzazione dell’esperienza ansiosa o depressiva è problema di estrema rilevanza clinica. I primi sintomi che inducono il paziente depresso o ansioso a chiedere aiuto al medico sono spesso di natura fisica: mal di testa, sensazioni di “sbandamento”, vertigini; disturbi intestinali; senso di soffocamento; scarso appetito o iperfagia; debolezza; bocca asciutta, brividi di freddo o eccessiva sudorazione; palpitazioni; diminuzione del desiderio sessuale.

STRESS LAVORATIVO

stress e burnoutMedici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, poliziotti e insegnanti rientrano tra le categorie più esposte a condizioni di logorio professionale come la sindrome del burn-out poiché si tratta di professioni d’aiuto in cui il carico emotivo dell’attività professionale appare più rilevante rispetto ad altre.

COVID19, DISTURBI DA STRESS E BURN-OUT

 covid-19, stress e burnout Sindrome del burn-out: emerge  dalla non curanza dello stato emotivo degli operatori, dalla trascuratezza che si ha del loro mondo emotivo, unitamente a disfunzionalità strutturali e organizzative che fanno riattivare stati emotivi negativi, come il senso di abbandono o di isolamento che si vive in molte organizzazioni.
Ci possiamo immaginare quindi l’intensificarsi di queste problematiche nello stato post-emergenziale da coronavirus, con inevitabili conseguenze sia sull’operatore che sulle organizzazioni: finito il tempo dell’emergenza si ritorna alla vita normale, e ci si ritrova, inevitabilmente, a doversi confrontare con le vecchie ed irrisolte problematiche lavorative.
Ecco perché le organizzazioni, pubbliche o private, devono essere molto attente a queste problematiche mettendo a punto idonee strategie di prevenzione.

LA "GIUSTA DISTANZA": ANSIA SOCIALE E PSICOLOGIA COLLETTIVA

la parabola del porcospinoAl tempo del COVID-19 è d’obbligo il distanziamento sociale, allentare la distanza per sentirsi più protetti e sicuri, ma la distanza eccessiva può creare un vuoto, far riaffiorare un senso di solitudine che per certi aspetti può essere mal tollerato, se non angosciante.
La giusta distanza è tuttavia importante per la modulazione dei rapporti umani; non si può avere la stessa distanza emotiva con tutti...
E’ la parabola scritta da Arthur Schopenhauer nel suo Parerga e paralipomena che descrive molto bene quanto sia difficile comprendere quale sia la giusta distanza da avere con gli altri.

BRUCIATI DAL LAVORO

burnout bruciati dal lavoroLo stress che colpisce in ufficio o in fabbrica è un disagio psicologico che incide in tutti gli aspetti della nostra esistenza e che può sfociare anche nella depressione.

«Non voglio andare al lavoro, non voglio andare al lavoro». E ogni giorno la storia si ripete e la fatica di mettere piede in ufficio o in fabbrica si raddoppia, triplica, quadruplica...

E ci si brucia o, meglio, spegne come una candela... BURNONUT.

Gli uomini bevono, le donne abusano di analgesici. Una percezione soggettiva. Insonnia e rabbia i sintomi. Manda in tilt anche la vita privata. L'importanza di avere capi "umani". La cura è nel confronto con gli altri. Esiste una tutela legislativa.

ANSIA, FOBIA SOCIALE, DEPRESSIONE E RESILIENZA

ansia, fobia sociale, depressione e resilienzaSiamo così fragili?
Con l’avvio della fase 2 dobbiamo immaginarci una pandemia di disturbi mentali?
Nelle difficoltà viene fuori la forza dello spirito umano e della sua personalità. Anche chi si sente o si è sentito più fragile può cogliere l’occasione per attingere alle proprie forze interiori per implementare il livello di resilienza.
Nell’abbandonare la propria ansia, la mente si rinnova e si fa coraggio, guarda avanti, si riorganizza, mette a frutto le proprie risorse; certo ha in sé molta rabbia, ma la rabbia come la disperazione sono emozioni vitali, consentono all’uomo di reagire, di affrontare con forza i momenti di difficoltà; queste emozioni che per anni abbiamo ritenuto negative, in realtà racchiudono il segreto della forza dell’uomo che sa opportunamente re-agire, in positivo, in termini francamente proattivi.
Anche la dimensione depressiva può paradossalmente essere di valido aiuto.

OMS: "IL BURN-OUT È UN FENOMENO PROFESSIONALE"

burnout fenomenoprofessionaleQuesta precisazione, diramata recentemente, si è resa necessaria dopo che la stessa Organizzazione ha incluso il "burnout" nella nuova versione dell'undicesima International Classification of Diseases. Tre i sintomi: esaurimento fisico e mentale, distacco crescente dal proprio lavoro e una ridotta efficienza. Il burnout perciò va visto come un fenomeno professionale, una situazione di disagio, che può avere anche gravi conseguenze, in seguito a compromissioni generate fuori dall’ambito lavorativo.

STRESS E NARRAZIONE DEL TRAUMA: UNA RILETTURA DI FREUD

stress e narrazione del traumaNel dare una risposta allo stress la persona mentalizza l’evento, si rende conto della portata dello stesso, ne codifica il rischio e, sostenuta dall’attivazione emozionale, lo affronta disattivando gli aspetti di paura e di angoscia più ancestrali. ...
Il cervello “trascrive” tutte le esperienze della vita e, dopo un trauma, generalmente, cambia la visione della vita: si avrà più paura o più coraggio?...
<<La nevrosi traumatica è – scriveva Freud – una fissazione della mente al momento dell’incidente traumatico>>. ...
Solo i “processi consci non danno luogo al sintomo”, la terapia “opera trasformando in conscio ciò che è inconscio”.

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