IL SUICIDIO
Aspetti clinici, Prevenzione e Responsabilità professionale
 Castel San Giorgio (SA)
26 novembre 2013

Centro Studi Psicosoma

Via Pietro Fimiani, 15/III - frazione Trivio

INFO: e.mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  tel. 0815452717

Obiettivi formativi
Approfondire le problematiche relative al suicidio.
Conoscere gli strumenti, alla luce delle evidenze scientifiche, per la valutazione del rischio suicidario e le strategie per la prevenzione del suicidio.
Fornire agli operatori gli elementi per la valutazione della responsabilità professionale in tema di suicidio.
Diffondere le raccomandazioni del Ministero della Salute in tema di suicidio.
Obiettivo formativo nazionale
Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza-profili di cura.
Metodologie didattiche
Lezioni frontali. Presentazione e discussione di problemi o di casi didattici.
Materiale didattico
Volume: Ferdinando Pellegrino, Francesco Franza, Valentina Marchese.
Il suicidio, clinica e responsabilità professionale. Mediserve, Napoli, 2013.    
Metodo di verifica dell’apprendimento
Questionario a risposta multipla.
Destinatari
Tutte le professioni           
Numero partecipanti: 40

ISCRIZIONI
La quota di iscrizione al corso è di € 60,00.
I primi 20 iscritti riceveranno in omaggio il Volume: “Il suicidio, clinica e responsabilità professionale”.  Autori: Ferdinando Pellegrino, Francesco Franza, Valentina Marchese. Edizioni Mediserve 2013
Informazioni: Segreteria Organizzativa Mediserve
Tel. ++39-0815452717 - Fax ++39-0815462026 - e.mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 RAZIONALE DEL CORSO
Ogni anno nel mondo un milione di persone muore per suicidio ed il fenomeno –  secondo l’OMS – è in crescita, soprattutto tra i giovani; in Italia, pur considerato tra i Paesi Europei a basso rischio, nel biennio 2007-2008 si sono verificati – dati ISTAT – 7.663 suicidi (3.757 nel 2007 e 3906 nel 2008).
Il genere maschile, l’età avanzata, la presenza di un disturbo psichiatrico e l’abuso di sostanze rappresentano fattori importanti di ideazione suicidaria; tuttavia, anche se il fenomeno del suicidio assume dimensioni notevoli in età anziana, occorre prestare particolare attenzione ai giovani. Nelle fasce di età 15-24 e 25-44 anni, nel biennio 2007-2008, il suicidio è stato infatti la quarta causa di morte.
Questi dati riflettono la dimensione del fenomeno che appare complesso, multifattoriale e difficile da studiare proprio per i limiti connessi alla comprensione delle radici profonde della sofferenza umana.
Su tale base si fonda la preoccupazione del clinico che deve mediare istanze spesso contraddittorie e difficili da gestire: se da un lato deve occuparsi e preoccuparsi della salute del paziente e della gestione di quadri clinici estremamente complessi che si innestano frequentemente su personalità fragili, dall’altro vede crescere dentro di sé l’angoscia derivante dal dover controllare/gestire variabili cliniche (gravità della patologia in esame) ed extracliniche (fattori lavorativi, come il licenziamento, o familiari, come il divorzio) che sfuggono ad ogni possibilità di controllo. Ma l’autonomia professionale è anche assunzione di responsabilità rispetto ad eventi che, seppure prevedibili, in teoria, accadono all’improvviso annientando spesso anni di lavoro terapeutico e con un impatto notevole sulla coscienza dell’operatore, sia esso medico, infermiere o specialista psichiatra.
Il suicidio o il tentato suicidio di un paziente in ospedale nel III rapporto di Monitoraggio
degli eventi sentinella del Ministero della Salute (settembre 2005-dicembre 2010) rappresenta il 19% rispetto al totale degli 873 eventi segnalati; pertanto tale problematica richiede la massima attenzione da parte delle organizzazioni sanitarie, ciò non di meno anche per il crescente aumento del contenzioso medico-legale da parte dei familiari nei confronti degli operatori e della struttura stessa.
Problematiche cliniche, umane, professionali, sociali, familiari e medico-legali si intrecciano quindi in modo dinamico con caratteristiche costantemente mutevoli e non sempre semplici da definire.

In quest’ottica il corso vuole riassumere le principali argomentazioni riguardanti il suicidio, fino ad includere le problematiche medico-legali rivisitate alla luce degli attuali orientamenti della giurisprudenza.

PROGRAMMA SCIENTIFICO
8.30
Introduzione

9.00
Fattori di rischio e clinica del suicidio: le evidenze scientifiche.
Francesco Franza

10.00
Disturbi psichiatrici e suicidio. Terapia antidepressiva e rischio suicidario
Gianfranco Del Buono

11.00 Pausa

11.30
Suicidio e responsabilità professionale: esperienze giurisprudenziali a confronto
Valentina Marchese

12.30
Valutazione clinica del rischio suicidario e responsabilità professionale
Ferdinando Pellegrino

13.30 Discussione

14.00 Pausa pranzo

15.00
Il paziente suicida e la sofferenza dell’operatore
Ilarj Furno, Alessia Gambino

16.00 Tavola rotonda
Il suicidio come evento sentinella: le raccomandazioni del Ministero della Salute
Gianfranco Del Buono, Francesco Franza, Ferdinando Pellegrino

18.00
Conclusioni
Questionario ECM


DOCENTI
Gianfranco Del Buono, Psichiatra, Salerno
Francesco Franza, Psichiatra, Avellino
Ilarj Furno, Psicologa, Salerno
Alessia Gambino, Psicologa, Salerno
Valentina Marchese, Avvocato, Napoli
Ferdinando Pellegrino, Psichiatra, Salerno