Siamo a Napoli nell’imponente fortezza del Maschio Angioino per parlare della fragilità del maschio italiano.
Una scelta di contrasto la nostra, che chiediamo a Ferdinando Pellegrino, psichiatra e psicoterapeuta, di giustificare con gli argomenti e la sensibilità che gli sono propri.
La metafora certamente efficace:

fragilità maschileFORTE FUORI E DEBOLE DENTRO.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il giovane di oggi ha difficoltà a vivere una sessualità matura.
La sessualità segue la maturità psicologica del ragazzo.
Il ragazzo di oggi è meno maturo e quindi ha più difficoltà ad avere una vita sessuale soddisfacente.

Che cosa favorisce questi tabù sessuali?
Le ragazze hanno una maggiore aggressività, sono più mature, sono più assertive e cercano nel ragazzo quella sicurezza che il ragazzo non riesce a darle.
Il ragazzo che cosa fa a sua volta? Non riesce ad affrontare direttamente il problema e cerca, in modo maldestro, di far fronte alle sue difficoltà. Si dedica, quindi,  all’alcool, alla pornografia, alla masturbazione, alle droghe. Tutto questo per affrontare quella sua debolezza in modo da poter essere più efficace dal punto di vista sessuale.

Quale aiuto va dato allora a questi giovani maschi insicuri?

Occorre aiutare i ragazzi ad avere una maggiore autostima, ad essere più autoefficaci, e,  soprattutto, a sviluppare nel tempo una sensazione di resistenza, che noi definiamo resilienza, che consenta loro di affrontare sia le sfide relazionali sia le sfide della vita. In questo modo, più forti,  saranno sicuramente in grado di affrontare le problematiche sessuali con maggiore efficacia.

In conclusione parafrasiamo Julija Voznesenskaja, scrittrice russa che dice “Non è bello quando un uomo serve solo da piedistallo ai suoi genitali”. Proprio i maschi più fragili farebbero bene a ricordarselo.

 

Chiara Del Gaudio - RAI, Uno Mattina. Intervista del 23/10/2014
Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, psicoterapeuta