Compie 10 anni a febbraio, ha infettato più di un miliardo di utenti, ma il contagio ha superato il suo picco: entro il 2017, il social network inventato da Zuckerberg perderà l’80% degli iscritti. Lo dicono i ricercatori dell’Università di Princeton, che hanno studiato il fenomeno utilizzando modelli per l’analisi delle malattie. Ma è proprio vero che Facebook ci può fare ammalare?
È uno strumento di esclusione e può creare conflitti di coppia

faacebook è come un virus<<Facebook può far male, anche se dipende dalla personalità dell’utente. Chi è forte, definito, quindi non incline a sviluppare dipendenze, può correre rischi sociali, ma non contrae patologie. Dunque, potremo davvero guarire dal contagio solo a patto di diventare tutti più maturi e consapevoli. Purtroppo, le persone forti sono poche: gli altri vengono contagiati, sviluppando dipendenze>>. Ferdinando Pellegrino, psichiatra, insieme a 4 colleghi ha studiato un caso clinico, arrivando a definire i danni che questo social network può procurare alla nostra salute (Facebook: a new trigger for asthma? - "The Lancet")

Perché Facebook può farci male?
<< Innanzitutto perché, come abbiamo dimostrato nel nostro caso clinico, interviene sulle relazioni: Facebook include, ma può essere uno strumento di esclusione sociale, isolando l’utente, con un vero ostracismo. Inoltre, può essere causa di conflitti: penso alle coppie, dove magari la scarsa attenzione del marito viene compensata dalla moglie con la frequentazione del social network. Infine, c’è il rischio di alterare la propria personalità o quello di esternare tratti reconditi di se stessi che non sempre è proficuo far emergere. Questi sono i possibili danni sociali che si corrono su Facebook. Ma, come dicevo, esserne vittime dipende dalla personalità più o meno vulnerabile. Essendo i giovani i maggiori fruitori, sono più a rischio, perché non sono ancora maturi, ben strutturati e sicuri di loro stessi>>.

Il virus facebook costringe non a letto, ma davanti al computer. E questo che cosa provoca?
<<Stare al computer 24 ore porta danni fisici: tachicardie, mal di testa, disturbi gastrici. Inoltre, si alza la soglia di attivazione del cervello, che, andando in iper stress, trasmette agli organi l’impulso a funzionare continuamente e troppo, in uno stato di vigilanza continua, con danni che possono ripercuotersi su tutto il corpo a partire dal sonno>>.

 

Gaia Giorgetti - N. 5 settimanale F- 5 febbraio 2014
Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, Psicoterapeuta -